Il cacciucco è una zuppa di pesce tipica di Livorno anche se ne esiste una variante viareggina. E' un piatto nato povero e in origine preparato dai pescatori con il pescato che rimaneva dalla vendita.
Tempo di cottura: 2 ore
Ingredienti per 6 persone:
500 gr. di polpo
500 gr. di seppie
300 gr. di palombo (o altro pesce similare al trancio)
500 gr. di pesce da zuppa (scorfano, gallinella, ecc.)
500 gr. di crostacei misti (cicale, scampi, gamberi)
500 gr. di cozze
500 gr. di pomodori pelati
aglio
salvia
peperoncino
odori da brodo (cipolla, carota, sedano)
1 bicchiere abbondante di vino rossoIn una capace casseruola si mettano un paio di spicchi d'aglio "in camicia", il peperoncino e il ciuffo di salvia nell'olio. Quando l'aglio imbiondisce si spruzzi con parte del vino rosso e si lasci evaporare a fuoco vivace. Si tolgano aglio, salvia e peperoncino e si disponga nella casseruola il polpo tagliato a pezzi e battuto per ammorbidirlo.
Dopo circa 1/4 d'ora si aggiungano le seppie anch'esse a pezzi. Si fa colorire ben bene il tutto e poi si versa il restante vino rosso che lasciamo evaporare. Si aggiungono i pomodori pelati con la loro acqua e si abbassa la fiamma. In contemporanea si mettono in una pentola in acqua fredda gli odori da brodo e i pesci da zuppa. Li facciamo bollire e quando il pesce è pronto si toglie dall'acqua e si passa con il passatutto e si aggiunge nel pomodoro. Teniamo di scorta il brodo del pesce perché potrebbe servire se il cacciucco tendesse ad asciugare troppo.
Quando il polpo e le seppie iniziano ad ammorbidirsi, si aggiungano i crostacei e il pesce a trancio (se palombo a rondelle, altrimenti a cubetti).
Si aggiusta di sale (se fosse necessario) e a cottura quasi ultimata si aggiungono le cozze. Quando sono aperte il cacciucco è pronto.
Il cacciucco è un PIATTO UNICO e deve essere servito caldo in scodelle (meglio se terrine) su una bella fetta di pane toscano abbrustolito e strusciato con l'aglio.
Sul cacciucco, visto il suo gusto pieno e ricco, si beve rigorosamente VINO ROSSO giovane. Un Val di Cornia o un Montescudaio Rosso sono particolarmente indicati.
Riguardo al nome sono due le teorie più accreditate. La prima è che il nome derivi dal turco "Kuçuk", che significa a pezzetti piccoli, come in effetti si presenta il pesce in questa zuppa. L'altra è che derivi dallo spagnolo "cachuco" che indicherebbe un particolare tipo di pesce e poi per estensione il pesce in generale.
Non ci si meravigli di queste influenze straniere, in quanto Livorno, alla sua acqusizione da parte della famiglia dei Medici, venne dichiarata porto franco e venne abitata da genti provenienti da tutto il mediterraneo e non solo: siriani, armeni, saraceni ed ebrei in fuga dalla Santa Inquisizione Spagnola, olandesi, tedeschi. Ancora oggi ci sono tracce sia nei luoghi di culto, che nelle tradizioni e nel vernacolo livornese di questo "melting pot" del '500.
Tempo di cottura: 2 ore
Ingredienti per 6 persone:
500 gr. di polpo
500 gr. di seppie
300 gr. di palombo (o altro pesce similare al trancio)
500 gr. di pesce da zuppa (scorfano, gallinella, ecc.)
500 gr. di crostacei misti (cicale, scampi, gamberi)
500 gr. di cozze
500 gr. di pomodori pelati
aglio
salvia
peperoncino
odori da brodo (cipolla, carota, sedano)
1 bicchiere abbondante di vino rossoIn una capace casseruola si mettano un paio di spicchi d'aglio "in camicia", il peperoncino e il ciuffo di salvia nell'olio. Quando l'aglio imbiondisce si spruzzi con parte del vino rosso e si lasci evaporare a fuoco vivace. Si tolgano aglio, salvia e peperoncino e si disponga nella casseruola il polpo tagliato a pezzi e battuto per ammorbidirlo.
Dopo circa 1/4 d'ora si aggiungano le seppie anch'esse a pezzi. Si fa colorire ben bene il tutto e poi si versa il restante vino rosso che lasciamo evaporare. Si aggiungono i pomodori pelati con la loro acqua e si abbassa la fiamma. In contemporanea si mettono in una pentola in acqua fredda gli odori da brodo e i pesci da zuppa. Li facciamo bollire e quando il pesce è pronto si toglie dall'acqua e si passa con il passatutto e si aggiunge nel pomodoro. Teniamo di scorta il brodo del pesce perché potrebbe servire se il cacciucco tendesse ad asciugare troppo.
Quando il polpo e le seppie iniziano ad ammorbidirsi, si aggiungano i crostacei e il pesce a trancio (se palombo a rondelle, altrimenti a cubetti).
Si aggiusta di sale (se fosse necessario) e a cottura quasi ultimata si aggiungono le cozze. Quando sono aperte il cacciucco è pronto.
Il cacciucco è un PIATTO UNICO e deve essere servito caldo in scodelle (meglio se terrine) su una bella fetta di pane toscano abbrustolito e strusciato con l'aglio.
Sul cacciucco, visto il suo gusto pieno e ricco, si beve rigorosamente VINO ROSSO giovane. Un Val di Cornia o un Montescudaio Rosso sono particolarmente indicati.
Riguardo al nome sono due le teorie più accreditate. La prima è che il nome derivi dal turco "Kuçuk", che significa a pezzetti piccoli, come in effetti si presenta il pesce in questa zuppa. L'altra è che derivi dallo spagnolo "cachuco" che indicherebbe un particolare tipo di pesce e poi per estensione il pesce in generale.
Non ci si meravigli di queste influenze straniere, in quanto Livorno, alla sua acqusizione da parte della famiglia dei Medici, venne dichiarata porto franco e venne abitata da genti provenienti da tutto il mediterraneo e non solo: siriani, armeni, saraceni ed ebrei in fuga dalla Santa Inquisizione Spagnola, olandesi, tedeschi. Ancora oggi ci sono tracce sia nei luoghi di culto, che nelle tradizioni e nel vernacolo livornese di questo "melting pot" del '500.
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